LENNY – IPOTESI DI UN OMICIDIO

ANTONELLO AVALLONE
DALL’8 AL 10 MAGGIO 2026

LENNY – IPOTESI DI UN OMICIDIO

ANTONELLO AVALLONE

DALL’8 AL 10 MAGGIO 2026

 

8

MAGGIO
VENERDÌ ORE 21.00

BIGLIETTI

9

MAGGIO
SABATO ORE 21.00

BIGLIETTI

10

MAGGIO
DOMENICA ORE 16.00

BIGLIETTI

Uno spettacolo affascinante, comico e cinico, emozionante e crudo, divertente e drammatico, avvolto da una scenografia mozzafiato.
È il 3 agosto 1966. Lenny Bruce, famoso comico americano, è a terra morto, disteso sul pavimento del suo camerino, ucciso da un’overdose. La sua carriera inizia negli anni ’50. La sua comicità aperta e satirica che integra nei suoi testi politica, religione, sesso e volgarità, fa prendere alla sua carriera il volo quando conosce e sposa Honey Harlow, una famosa spogliarellista che si esibisce nei locali dove lui lavora. I due si innamorano perdutamente ma, coinvolti in una serie disperata di continui tradimenti, di esperienze di droga e a causa delle tendenze omosessuali di lei, dopo alcuni anni si separano. Nel frattempo Lenny, con i suoi spettacoli, spesso improvvisati, sempre più comici, originali e imprevedibili nei suoi contenuti, conquista il favore del pubblico riempiendo fino all’inverosimile i locali dove si esibisce. Il procuratore distrettuale di Manhattan, Hogan, e l’arcivescovo di New York, per lo sconvolgimento che sta creando nell’opinione pubblica, vedono Lenny un pericolo per i principi etici e morali su cui è fondata la famiglia media americana e per le istituzioni che loro stessi rappresentano. I due cercheranno in tutti i modi di interrompere la sua carriera. Ma, nonostante i continui processi a cui viene sottoposto, Lenny Bruce diventa il paladino della libertà di parola americana. L’estrema soluzione che i suoi nemici riusciranno a trovare sarà quella di farlo morire per un’overdose da eroina. Nel 1974, Bob Fosse dedicò alla vita di Lenny Bruce un film di grande successo intitolato Lenny, interpretato da Dustin Hoffman.


con
Antonello Avallone

e con in o.a.
Riccardo Bàrbera
Giulia Di Quilio
Giorgio Gobbi

e con
Francesca Cati

scene
Alessandro Chiti

costumi
Red Bodò

disegno luci
Manuel Molinu

regia
Antonello Avallone

produzione
Compagnia delle Arti